Il diritto di essere dimenticato (il diritto all’oblio) è un diritto previsto dalla normativa italiana e, soprattutto, dall’ordinamento giuridico europeo.
Ma cosa è il diritto all’oblio?
Il diritto all’oblio è una particolare forma di garanzia che prevede la non divulgazione , senza particolari e fondati motivi, di informazioni che possono recare danno alla reputazione e creare un precedente pregiudizievole dell’onore di un soggetto.
Per vedersi riconosciuto il diritto all’oblio, bisogna fare istanza al Garante della Privacy e che, dal mio umile punto di vista, deve essere redatta necessariamente da un avvocato poiché, per avere una maggiore certezza che la richiesta possa essere accolta, deve essere ben motivata e ben fondata.
Uno dei motivi per cui un cittadino può fare richiesta di cancellazione sul web di determinati articoli, è quando quella notizia non risulta più necessaria per le finalità per cui quella stessa informazione era stata divulgata o quando determinate informazioni siano state acquisite in maniera illecita.
La richiesta verrà rigettata qualora dovessero risultare delle carenze nella motivazione oppure se si ritiene ancora sussistente l’esigenza di ritenere quella notizia ancora importante per la comunità.
Quanto dura il diritto all’ oblio?
Solitamente, i giudici ritengono che, in caso di notizie che riguardano condanne penali, questo diritto possa essere esercitato entro due anni dal fatto stesso, indipendentemente da quando è stata effettuata la pubblicazione.
Avv. Mancuso Aniello